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Intervista al nostro Direttore Ing. Vivacqua Francesca
La sicurezza nei cantieri come si garantisce?
Quando si lavora nei cantieri la sicurezza è una priorità assoluta, purtroppo molto spesso in Italia non sempre è cosi, Noi come associazione datoriale e ente di formazione cerchiamo sempre di essere disponibili e prodighi di consigli per le PMI a noi associate. Io nello specifico lavorando nei cantieri dell’alta velocità, posso dire che da qui ogni giornata inizia con una certezza: la sicurezza viene prima di tutto. Come ASPP (Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione), il mio ruolo è garantire che ogni lavoratore possa svolgere il proprio compito nel modo più sicuro possibile. Ma la realtà del cantiere è complessa: parliamo di mezzi pesanti in movimento, operazioni in quota, lavori in spazi confinati, scavi profondi e turni impegnativi.
Il fattore Umano quando incide?
TANTO, infatti la sicurezza non è solo il risultato di normative e procedure, ma dipende dalle persone: da chi guida un mezzo, da chi coordina le operazioni, da chi indossa (o non indossa) i DPI, da chi fa una scelta consapevole o sottovaluta un rischio. La cultura della sicurezza non si impone con un cartello o con una checklist. Si costruisce con la formazione, con l’esempio, con la capacità di far comprendere che ogni norma esiste per proteggere vite, non per complicare il lavoro.
Tirando le somme con l’ esperienza che hai maturato sia in sede sindacale che a lavoro cosa diresti?
Lavorando sul campo e confrontandomi con diverse realtà, mi sono resa conto di quanto sia interessante il modo in cui diversi paesi affrontano la sicurezza. Ogni normativa ha i suoi punti di forza, ma l’obiettivo è sempre lo stesso: zero infortuni, zero incidenti, zero compromessi.
Posso dire che dopo aver visto molte realtà molto diverse tra loro, sia per tipologia di aziende, sia per Nazionalità, ho capito che ogni nazione ha un approccio diverso, ma tutte hanno un unico obiettivo la sicurezza del Lavoratore, per esempio:
- Un approccio basato sulla prevenzione e la promozione di una cultura della sicurezza condivisa. L’obiettivo è non solo proteggere i lavoratori, ma creare ambienti di lavoro più sicuri fin dalla progettazione – EU OSHA (European Agency for Safety and Health at Work)
- Normative precise e severe, con un forte focus sulle ispezioni e sulle sanzioni in caso di violazioni. Un sistema che punta molto sulla responsabilità delle aziende – OSHA (Occupational Safety and Health Administration – USA)
- Più che una normativa, una certificazione di eccellenza riconosciuta a livello globale. Aver studiato il metodo NEBOSH mi ha permesso di comprendere quanto sia fondamentale l’analisi del rischio e la pianificazione strategica della sicurezza – NEBOSH (National Examination Board in Occupational Safety and Health – UK)
E’ in Italia?
Il nostro D.Lgs. 81/08 è un punto di riferimento solido, ma la sfida vera è l’applicazione sul campo. In cantiere, la sicurezza non può essere solo una lista di obblighi da rispettare: deve diventare un’abitudine, un modo di lavorare.
Ogni giorno è una nuova sfida, ma anche una nuova opportunità.
Ho visto con i miei occhi come una corretta pianificazione e un impegno costante nella formazione possano fare la differenza tra un cantiere sicuro e un ambiente a rischio, e questo vale per tutti i cantieri, non esistono cantieri privi di rischio, esistono pero cantieri sicuri, dove il lavoratore è correttamente formato ed equipaggiato per affrontare al meglio ed in sicurezza la giornata lavorativa.
Per concludere vorrei lanciare un appello a tutte le imprese d’Italia, ma soprattutto della mia Provincia, di non snobbare le normative sulla sicurezza, ne va della nostra/vostra vita e di quella dei nostri cari, se avete dubbi non esitate a contattare Fenimprese Cosenza il Nostro staff vi darà tutte le informazioni e i giusti consigli per lavorare in sicurezza.
Ing. Francesca Vivacqua