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Il testo del decreto Lavoro 2023 (Dl 48/2023) è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 4 maggio; entrata in vigore il 5 maggio.

Al termine del CdM del 1 Maggio non c’è stata l’attesa conferenza stampa di presentazione del Decreto, pertanto non sono emerse novità rispetto a quanto circolava già nei giorni scorsi, comunque il Governo ha rilasciato un lungo e dettagliato comunicato stampa nel quale presenta le novità più rilevanti contenute: nel Decreto-Legge Lavoro, con le misure più urgenti, nel Disegno di legge in materia di lavoro con misure in materia di somministrazione lavoro, CIG e periodo di prova, e, in ultimo, nel decreto legislativo su inclusione e accessibilità delle persone con disabilità

Aggiornamento: il testo del Decreto Lavoro è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 4 maggio; si tratta del DECRETO-LEGGE 48/2023 recante “Misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro.” Entrata in vigore del provvedimento il 5 maggio.  

Fra le principali novità, troviamo le modifiche al contratto a termine, gli incentivi per le assunzioni di NEET e le modifiche al Reddito di Cittadinanza, la riduzione del cuneo fiscale, ma anche tanto altro.

Decreto Lavoro 2023: misure a sostegno dei lavoratori e per la riduzione della pressione fiscale

Dal comunicato stampa si intuisce che sarà innalzata dal 2 al 6%, la percentuale di esonero parziale sulla quota dei contributi previdenziali per l’IVS (invalidità, la vecchiaia e i superstiti) a carico dei lavoratori dipendenti per i periodi di paga dal 1° luglio al 31 dicembre 2023 (con esclusione della tredicesima mensilità). L’esenzione è innalzata al 7 per cento se la retribuzione imponibile non eccede l’importo mensile di 1.923 euro.

Si conferma l’incremento della soglia dei fringe benefit a 3.000 euro per il 2023, esclusivamente per i lavoratori dipendenti con figli a carico.

Si prevede anche per i genitori vedovi la maggiorazione dell’assegno unico prevista per i nuclei familiari in cui entrambi i genitori siano occupati.

Novità contratti di lavoro a tempo determinato: cosa cambia?

Il pacchetto Lavoro su cui le istituzioni stanno lavorando, include significative novità anche per quanto attiene ai contratti di lavoro a tempo determinato. Infatti il testo individua le nuove causali che permettono di ricorrere al lavoro a termine, che prendono il posto di quelle attuali e al momento in vigore.

Ebbene, grazie alla bozza del testo possiamo scoprire che le nuove causali sono quelle che seguono:

  • particolari esigenze previste dai Ccnl, sottoscritti dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, oppure dalle rappresentanze sindacali aziendali ovvero dalla rappresentanza sindacale unitaria;
  • particolari esigenze di ambito tecnico, organizzativo e produttivo rintracciate dalle parti in mancanza della previsione della contrattazione collettiva, previa certificazione delle stesse presso una delle apposite commissioni;
  • necessità di sostituzione di altri dipendenti.

Durata del periodo di prova nei contratti a termine

Sempre relativamente ai contratti a tempo determinato nel comunicato stampa di presentazione del Ddl lavoro si puntualizza la tempistica della durata del periodo di prova nel rapporto di lavoro a tempo determinato; il decreto la fissa in un giorno di effettiva prestazione per ogni quindici giorni di calendario, ma in ogni caso tale periodo non può essere inferiore a due giorni.

Bonus assunzione 2023 per i NEET: come funziona?

Come è noto, il problema dell’occupazione giovanile continua ad essere di primaria importanza e, proprio per questo, nella bozza circolante del testo del decreto Lavoro possiamo trovare anche la previsione di un bonus assunzione per giovani NEET.

L’agevolazione in oggetto verrebbe assegnata su richiesta ad hoc, a favore di aziende e datori di lavoro privati che assumono giovani nel periodo compreso tra il primo giugno e il 31 dicembre 2023. I giovani interessati debbono essere under 30 e non lavorare e non essere inseriti in percorsi di studio o formazione (i cd. ‘NEET’), ma debbono invece essere registrati al Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani.

In particolare l’agevolazione è operativa per massimo 12 mesi per il 60% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali. L’incentivo è versato al datore di lavoro con conguaglio nelle denunce contributive mensili.

Contributo per le assunzioni di persone con disabilità

Sempre in tema di bonus assunzioni il Decreto (come indicato nel comunicato stampa del 1 maggio) contiene una misura per enti e organizzazioni di un contributo per ogni persona con disabilità assunta a tempo indeterminato tra il 1° agosto 2022 ed il 31 dicembre 2023.

Incentivi per l’occupazione previsti per i beneficiari della Garanzia per l’inclusione – Gal

In base a quanto previsto nella bozza del decreto Lavoro 2023, inoltre, ai datori di lavoro privati che assumono i titolari della Garanzia per l’inclusione:

  • con contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, pieno o parziale, o anche con contratto di apprendistato, viene assegnato un incentivo per un lasso di tempo pari al massimo a 24 mesi, in misura totale entro il tetto massimo corrispondente a 8mila euro;
  • con contratto di lavoro dipendente a tempo determinato o stagionale, a tempo pieno o parziale, spetta invece un esonero dal pagamento dei contributi INPS nella percentuale del 50% entro la soglia massima uguale a 4mila euro, per un lasso di tempo pari alla durata del contratto e comunque non oltre 12 mesi.

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